Val di Ranco – Monte Testagrossa – Monte della Rocca – Valico di Fossato – Fossato di VicoFacente parte del Sentiero Italia, è il sentiero più lungo del parco del Monte Cucco. Nonostante ciò, se si parte da Val di Ranco, non è esageratamente impegnativo a patto di percorrerlo in giornate non caldissime (vista la quasi totalità di sentiero senza bosco) e in giornate con possibilità di temporali (lunghi tratti in cresta). Il sentiero si snoda verso sud lungo le creste di confine tra Marche e Umbria con panorami meravigliosi sopra l’alta valle del Chiascio, le vallate Marchigiane di Sassoferrato e Fabriano spaziando fino al Mare Adriatico, il Monte Subasio e in giornate limpide si vedono i maestosi Sibillini… Ma partiamo. Inizio in Val di Ranco lasciati i mezzi nel piazzale di fronte al ristorante “Da Tobia” (dove partono i sentieri 225 e 237) e si segue in salita la strada di accesso alla valle fino al primo tornante. Si sale lungo la valletta fino ad incrociare la strada sterrata che si seguirà fino agli evidenti ripetitori sul monte Montarone. Si aggirano su evidente sentiero e si sale alla cima del monte Testagrossa dove si gode una delle più belle viste. Da qui si punta verso Sud scendendo per prati verso un evidente valico con una strada bianca, il Valico di Bastia o di Fabriano. Al Valico c’è la partenza del Sentiero 281 ex 25 e sentieri che scendono in area marchigiana. Noi seguiremo la cresta, qui larga e erbosa, e saliremo al monte Pratiozzo seguitando per roccette e creste qui più affilate (ma evitabili se non ce la si sente) e tra prati e vallette fino alla Cima Filetta. La sua cima piatta ed erbosa è ottima per una sosta e per una visuale panoramica a 360 gradi. Il monte Subasio è ora molto vicino. Si prosegue verso sud- sud est in discesa fino a delle roccette, chiamate Sasso Grande, a cui bisogna prestare attenzione specialmente se bagnate. Si scende fino al passo di Chiaramonte dove si incrocia il sentiero 127 Marche. In questo posto sono interessanti gli affioramenti policromi ben in evidenza. Si prosegue ora in falsopiano e lieve salita nel breve bosco che ci porterà sui fianchi del Monte della Rocca passato il quale ci aspetta il sentiero 286 ex 30. Si scende per ampi prati di pascolo fino ad una conca con attrezzature per pascolo. Nella conca a destra scende una mulattiera ex sentiero 39 ora dismesso mentre noi ritorniamo in salita su sterrata fino a degli ampi prati e ad un rialzo panoramico; da qui si scende sempre per mulattiera fino al Valico di Fossato incrociando la vecchia strada asfaltata e il ristorante abbandonato. Si attraversa la strada asfaltata e si segue l’evidente strada sterrata di fronte. L’ultimo tratto di sentiero seguirà la strada sterrata fino a Fossato di Vico passando vicino a delle postazioni di caccia e, senza infamia e senza lodo, scenderà al paese. Unica nota positiva di questo ultimo tratto è il fatto di incrociare il sentiero 179 dove una volta continuava il Sentiero Italia direzione cime di Mutali con le evidenti pale eoliche ma che adesso si stacca su un’evidente mulattiera molto più vicina al paese di Fossato di Vico. L’arrivo è nella parte alta del paese raggiungibile coi mezzi. Il mio consiglio è di lasciare in precedenza dei mezzi per il ritorno pena doversi fare il sentiero 281 in salita, portando il percorso a sfiorare i 30 km! (l’ho fatto ma vi assicuro che è stato moooolto tosto…). Essendo un percorso in cresta l’acqua è zero. Portatevela dietro in quantità adeguata. Tempo di percorrenza: 3h 45 min. Copertura boschiva: 15%. Foto: Marco Fraternali, Lara Belpassi, Stefano Ricci, Giorgia Orazietti, Nicola Montesi |
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Disliv. mt. | Lungh. Km. | Acqua | Google Earth | File GPS | Sentieri correlati |
600 | 13,800 | ![]() |
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225, 229, 236, 237, 281, 286, 39* |
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