Quando si dice il destino… Eh già, perché sicuramente tutto ciò che ci è accaduto durante la nostra escursione di torrentismo a Rio Freddo in provincia di Perugia, ha dell’incredibile, spiegabile solo dal fatto che doveva essere già tutto scritto. Ma partiamo dall’inizio… Venerdì 3 Luglio partiamo io, Berfo, Sigo, Simone detto Alzheimer, mia moglie e mia figlia per fare tre giorni di campeggio e, noi maschietti, una discesa lungo Rio Freddo, un bellissimo canyon di 7 km. Venerdì sera, dopo cena, portiamo la macchina di Berfo all’uscita del torrente con tutti i ricambi. Poi a nanna…La mattina di sabato 4 ci alziamo presto e facciamo una “ricca” colazione con nescafè liofilizzato e una merendina… Allora, preso tutto? Corde, imbraghi, discensori, moschettoni… sì c’è tutto. Partiamo. Berfo mi guarda e fa: “Ho lasciato la telecamera da caschetto nella mia macchina!!!” e io: “!@#!@#!!! Berfo!!! Dovevamo fare il video!!! Va beh, che la tua macchina fotografica fa anche i filmati…” Via. Arriviamo all’attacco del primo salto e abbiamo la conferma di quello che il torrente ci diceva da un po’: tanta acqua!!! Andiamo lo stesso. Superato il primo salto ecco la sorpresa… il secondo salto era una volta in un pozzo ma una frana enorme ha spazzato via tutto e bisogna scendere utilizzando una pianta con dei cordini su una parete di tutto rispetto. Fatto il secondo salto tutto procede liscio, anzi, talmente liscio che sembra ghiaccio: Sigo è più col sedere per terra che in piedi. Lo spettacolo ci fa superare comunque tutte le avversità e continuiamo tra cascate e scivoli mozzafiato (anche se lentamente) fino verso le 12, quando un brontolio ci dice che è quasi ora di pappa… pappa… E non ci siamo dimenticati anche da mangiare in tenda!!! Meglio, così niente congestioni. Ci stiamo ormai avvicinando all’uscita della prima parte quando guardo il cielo e mi rendo conto che si sta chiudendo troppo e che di lì a poco sarebbe arrivato l’inferno, così decidiamo di terminare questa prima metà e andare alla macchina per evitare di farci
sorprendere da un’eventuale piena all’interno del canyon (cosa non piacevole, credetemi), quando accade l’imprevisto: ultimo salto, 4 metri tranquilli, scendo e faccio la teleferica per le sacche, le deposito all’asciutto e prendo la macchina fotografica per la discesa di Berfo. Aspetto ma Berfo non scende, si tocca la spalla destra e mi dice che non riesce più a muoverla. Io rimango allibito… “Dai Berfo usa la sinistra e ti faccio da sicura io!” Una volta di sotto gli chiedo che cosa s’è fatto, ma la risposta me la do da solo guardandogli la spalla… lussazione. L’ha appena toccata contro la parete e questo è il risultato. Vai andiamo alla radura. Prime gocce d’acqua. Sentiero 19 per Case il Sasso 2,4 km. Veloci, dai che arriva il temporale, già tuona. Svalichiamo e comincia a piovere così ci ripariamo sotto alberi bassi e fitti. Aumenta d’intensità e gli alberi finiscono l’effetto di protezione così decidiamo di continuare sotto la pioggia. Il bosco è stato sfoltito dai tagliaboschi così rimangono solo pochi alberelli radi e noi in mezzo a scendere quando… un lampo e un boato pazzesco Simone che lancia un grido: “HO PRESO LA SCOSSA!!!”
Un fulmine ci ha sfiorati cadendo poche decine di metri più in là… l’elettricità statica è corsa lungo il tronco di un albero che Simone stava usando per scendere e gli ha fatto prendere un bello spaghetto. Ci accucciamo in mezzo a dei cespugli lontano dagli alberi e aspettiamo che la pioggia finisca ma invece aumenta così tanto che per dieci minuti non si vede più niente, poi grandine, fulmini, vento gelido e infine l’intensità cala… il cielo si apre… torna uno sprazzo di sole. Ormai siamo alla macchina, ci cambiamo e poi via al pronto soccorso. Proprio un tranquillo torrentismo di paura…
11 thoughts on “Un Tranquillo Torrentismo di Paura – Rio Freddo 2009”
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Avete scelto il finesettimana migliore per andare in forra.
Porca miseria! A saperlo prima… Il meteo dava buono per il sabato e cattivo domenica… vatti a fidare!
Mancava solo una bufera di neve… per il resto non ci siamo fatti mancare niente :)
Beh quella la prossima volta, no? Se no ci bruciamo tutto il divertimento subito!!!
mi dispiace per la spalla… e meno male che eravate bagnati
ciao
Ciao Giovanni.
La spalla del mio amico è tornata a posto e adesso ne avrà per tre settimane… senza lavorare… devo capire perché a me non capita mai!!! Logicamente scherzo ma un po’ di riposo (rigorosamente in montagna) non guasterebbe.
Ciao ciao
Vi è andata proprio bene!
La prossima volta vi conviene guardare le previsioni del tempo su più fonti perchè ultimamente non è che ci azzeccano molto…
A me sa che non è solo ultimamente… comunque erano quasi tutti allineati nel considerare sabato buono e noi, che eravamo lì da venerdì, non abbiamo avuto segni premonitori. Tutto si è sviluppato nel giro di mezz’ora… Meno male che già eravamo fuori!
Ciao Marco!!
Vedo solo oggi, con molto ritardo, il resoconto della tua discesa del Rio Freddo!
Non c’è che dire proprio una bella catena di eventi che la metà bastano!
Anni fa mi è successa una cosa simile: bellissima giornata, previsioni meteo ineccepibili…. poi nella seconda parte della forra si scatena l’inferno: acqua a valanghe, torrente in piena dopo 10 minuti, acqua e sassi che cadono da tutte le pareti…grazie a Dio siamo riusciti ad uscire indenni ( 20 persone!!!!) ma davvero bisogna ringraziare qualcuno sopra di noi per averla scampata.
Fatti sentire ogni tanto quando capiti…
Un abbraccio
Raffaele
Ciao Raffaele! E’ già la seconda volta che mi capita un evento simile a Rio Freddo ma non ci si abitua proprio!!! Impressionante come si trasformi un paradiso in un inferno nel volgere di pochi minuti… Comunque tra poco verrò su e ti dò un colpo di telefono così ci rivediamo finalmente. Ciao ciao.