Altra compagna di mille avventure per un escursionista è senz’altro la tenda. La giusta scelta è obbligatoria per uno sportivo poiché, se è vero che per la maggior parte degli escursionisti non faccia grande differenza un modello da un altro, per alcuni può essere la differenza tra la vita e la morte.
Come scegliere la vostra tenda? Come per tutta l’attrezzatura, dovete sempre chiedervi in primo luogo dove volete andare, quanto tempo ci dovete restare, quali saranno le peggior condizioni che pensate di trovare…(pensato? Bene moltiplicate il tutto per due!)
Il mio primo consiglio è quello di evitare tende mono telo (in caso di pioggia anche breve starete più asciutti fuori) e quelle che si aprono lanciandole (provate a lanciarla se tira il vento).
Dunque appurato che la tenda deve essere con doppio telo vediamone le caratteristiche salienti:
- Tenda estiva
- telo esterno alluminato verso fuori
- porte con zanzariere
- catino robusto
- falda non a terra per arieggiare
- ampie finestre laterali sempre per aria
- possibilmente un’ abside capiente davanti (per cucinare in caso di pioggia)
- paleria fibra di vetro
- Tenda invernale o per alta quota
La tenda che va per la maggiore è a forma di igloo per le sue caratteristiche di resistenza al vento
e alle intemperie in generale. Molto facile da montare da una persona sola anche nelle situazioni più avverse (provato e garantito).
La mia prima tenda invece era una “canadese” a forma di casetta ed era talmente grande che la chiamavamo “il circo tenda”; pesava un’ enormità e per montarla bisognava essere almeno in due. Una volta montata era di una comodità estrema: poteva contenere 4 persone coi relativi bagagli ma nasceva come tenda da campo fisso quindi non si poteva pensare di smontarla e rimontarla spesso. Il suo telo era di cotone molto spesso e ogni anno bisognava passare il trattamento con spray siliconico anti acqua e la sua struttura era rigidissima con una forma poco aerodinamica.
La tenda a igloo consente di superare venti molto forti: pensate che una notte in montagna (da solo) tirò un vento talmente forte che spezzò rami di 15 cm di diametro dei faggi. Avevo i paletti in vetroresina della tenda che erano totalmente piegati e la tenda era quasi appiattita ma ogni volta che il vento si placava un attimo, la tenda riacquistava la sua forma originaria. La mattina trovai un settore di un paletto spezzato ma lo riparai con qualche giro di nastro isolante e tornò come nuovo. La sostituzione dei settori è poi molto facile e da quella volta ne porto sempre un paio di scorta con me.
La paleria in duralluminio, prerogativa delle tende di alto livello, è molto più flessibile e resistente ma anche più costosa. Ho fatto una prova con questa paleria: ne ho comprato un set in vetroresina e lo ho inserito all’interno di quello di duralluminio. Risultato: paleria resistentissima e molto flessibile… al limite dell’incredibile.
Molto importante è anche la tenuta alla pioggia espressa in mm di colonna d’acqua.
Prossimamente vedremo come e dove montare una tenda specialmente in condizioni limite.
.. è che modello era?
la tua tenda.. grazie
Vincenzo buonasera. La mia tenda estiva è una tre posti igloo Freedom modello Sherpa IV che ha sostituito egregiamente una Ferrino, la tenda invernale invece è una Ferrino mod. Svalbard lite due posti con paleria modificata. In estate si può cedere a qualche compromesso se non si fanno escursioni estreme, in inverno o in quota invece assolutamente no. Ciao. Marco