Oggi vediamo i rudimenti su come si accende un fuoco in montagna senza rischiare di “far danni” e soprattutto di farne uno utile al nostro scopo e situazione.
La prima cosa da fare è quella di trovare il posto adatto alla costruzione del focolare. Per trovarlo dobbiamo aver bene in mente la disposizione finale di tutti i componenti il bivacco.
Come già spiegato nel post Come e dove montare una tenda, questa dovrà essere orientata per fornire la minor resistenza al vento. Il fuoco dovrà tener conto di questo orientamento e verrà costruito di conseguenza. Vediamone un esempio. Con una tenda a igloo, tenere il retro della tenda dalla parte dove arriva il vento; nel fronte della tenda, a circa un metro e mezzo, si disporrà il fuoco che sarà riparato dalla tenda stessa e non rischieremo la fine del salmone affumicato!
Mi raccomando: mai sotto gli alberi per motivi ben ovvi!!!
Importantissimo è pulire l’area sotto e attorno al focolare almeno per un raggio di 3 metri da foglie e rami poiché le eventuali scintille potrebbero appiccare il fuoco molto velocemente.
Fatto ciò, vediamo la forma del braciere poiché questa varia a seconda dell’uso che ne dobbiamo fare. In estate il fuoco da campo è puramente per uso culinario e d’atmosfera la sera e la notte.
Quindi un cerchio di pietre alto circa 20 centimetri e di 60 di diametro è sufficiente. Invece in autunno e specialmente d’inverno il fuoco è indispensabile per il riscaldamento e quindi oltre al nostro cerchio di pietre dovremo costruire anche il riflettore che altro non è che una pietra piatta e grande facente parte del cerchio di pietre posta all’estremità opposta alla nostra tenda.
Un consiglio: non usate mai pietre di letti fluviali o torrentizi: esplodono!!!
Anche l’uomo primitivo non usava mai la selce dei fiumi per costruire i suoi utensili.
Il fuoco deve essere sempre controllato. E’ una delle forze della natura, una delle più distruttive. Mai lasciato acceso in mancanza di controllo!
Quindi quando andrete a dormire, dovrete obbligatoriamente spegnerlo.
Non starò a descrivere le tecniche di accensione primitive del fuoco come il legnetto sfregato e l’archetto che si trovano in tutti i testi ma che lascio a momenti tragici: imparate la teoria ma portatevi due accendini separati e coperti contro l’umidità. Se poi avete un accendino a benzina meglio ancora, ma ricordatevi la ricarica (l’accendino a benzina anche se si bagna funziona ma la benzina o nafta depurata evapora anche senza l’uso).
Per quanto riguarda la preparazione del fuoco il principio generale è quello di preparare alla base l’innesco che altro non è che carta, foglie secche, aghi di pino, di ginepro per poi aumentare gradatamente il diametro della legna senza mai soffocare il novello fuoco e senza mai far alzare le fiamme oltre i 50 centimetri.
Questo è Andrea (Berfo) in una delle nostre uscite…
Se ci fosse stato un temporale, la ricerca di foglie secche per l’innesco diventa difficile ma non impossibile: Sollevate i primi strati di foglie e troverete una porzione ancora asciutta.
Una accortezza è quella di selezionare il più possibile la legna da ardere evitando se possibile quella marcia (non fa brace e fiamma viva), cercando di utilizzare quella secca a terra o staccandola dagli alberi (la migliore). Tra i legni i migliori sono: Carpino, quercia, frassino e faggio, quest’ultimo brucia anche se bagnato (!).
Nel caso doveste cucinare sul fuoco, prevedete un supporto fatto con quattro pietre all’interno del cerchio: il carbone da sotto farà il resto.
Se prevedete di rimanere a lungo, dovrete anche riparare la legna di scorta: ponetela in piedi attorno al fusto di un albero. Ciò eviterà l’eccessiva esposizione alla pioggia.
Adesso che avete acceso il fuoco quattro belle salsicce e pezzetti di formaggio infilzati su rami, una bottiglia di rosso e buon appetito! Se poi mi volete proprio invitare…
4 thoughts on “Il Fuoco da Campo”
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Thanks. You can try here: http://en.wikipedia.org/wiki/Campfire or trying search campfire on google.
Hi!!
Salve!! Bello l’articolo, davvero utile! Io però mi chiedo, dopo aver girato sul web per ore, si possono accendere i fuochi?
Prima lo davo per scontato, xchè quando sono stata in campeggio l’unico modo per riscaldarsi la sera era quello! Ma ora ho letto un’infinità di post che dicono, dandolo per ovvio e scontato che non si possono accendere fuochi in montagna….. Ho capito che è pericoloso e bisogna stare molto attenti, ma se fa freddo? non posso portarmi 50 maglioni e 20 pantaloni da indossare l’uno sull’altro…. sulla schiena pesano!!
E poi, non vedo, ma forse sono cieca e vi prego di illuminarmi, quali danni alla natura si possano fare con un fuoco da campo… ovviamente se non diamo fuoco a tutto il bosco!
Grazie e scusate il dilungarmi….
Ciao! Le montagne, anche se all’apparenza sono uguali, in effetti normativamente non lo sono. Dobbiamo distinguere le montagne sottoposte a tutela ambientale facenti parte di parchi, aree protette dove l’accensione di fuochi è strettamente regolamentata se non addirittura vietata. In questi luoghi di solito esistono aree attrezzate dove accendere il nostro fuoco che però non servirà a ripararci dal freddo bensì per cucinare. Altra cosa sono le montagne chiamiamole libere dove tutto sta al buon senso delle persone. Ti sarà capitato di andare in Agosto su una di queste e avrai visto tanta gente farsi la grigliatina con fuochi arrangiati… I danni ambientali, se il fuoco viene acceso non su un prato, sono nulli a meno di non bruciare da incoscienti materiali non naturali. Ricordiamoci che l’uomo ha sempre acceso fuochi in montagna (e non solo) e che ciò non è la causa del degrado delle nostre montagne! Quindi attenzione alle normative dell’area, attenzione a scegliere bene il posto e curare il fuoco costantemente. In due parole: Buon senso. Ciao!