La stagione mia preferita: l’autunno. “The falling leaves are whispering, winter’s on its way” (Fall di John Denver). Il caldo estivo se ne sta andando, con la possibilità di poter soffrire molto meno nel trekking e si respira un’aria di quiete, un profumo particolare nei boschi. La calca è sparita e lascia lo spazio a tranquille e lunghe camminate solitarie e silenziose. Il meglio per ritrovare un punto di equilibrio che viene inesorabilmente perso durante la frenetica e rovente estate.
Le prime piogge autunnali ci riportano il fresco e acqua vitale per i ruscelli in sofferenza. L’autunno è senz’altro la migliore stagione per delle escursioni con i bambini che saranno meno irritabili e presteranno miglior attenzione e maggior pazienza all’attività e all’ambiente circostante. Le pareti di roccia si prestano a lunghe ore di arrampicata anche in pieno sole e chi vuole andar per funghi trova un paradiso.
Ah, questo è mio padre, l’artefice della mia passione per la montagna e grande conoscitore dei funghi.
Ma occupiamoci dei particolari per affrontare le escursioni autunnali.
In autunno cambia sostanzialmente il clima: possiamo avere bellissime giornate calde ma notti decisamente fredde, piogge persistenti che possono durare giorni, in quota al di sopra dei 2500 metri possibilità di nevicate anche ai primi di settembre (!).
Ne va da se che l’abbigliamento deve essere molto vario e che tenga conto di queste variazioni climatiche.
Ricordatevi sempre che è indispensabile un ricambio completo per affrontare la notte, in quanto, più freddo fa, più asciutti dobbiamo essere, pena un freddo in(f o v)ernale fino che non vi alzerete (demoliti). In autunno ciò comporta solo questa conseguenza, molto sgradevole ma superabile: in inverno si può rischiare il congelamento!
La tenda, a meno che non si voglia bivaccare in quote superiori ai 2000 metri, rimane utile quella estiva ma sempre col doppio telo in ottime condizioni di idrorepellenza. Scarponcini da trekking a tenuta per l’acqua e fango e giacca a vento anti pioggia risultano indispensabili in questa stagione insieme ad un pile di medio spessore.
Sacco a pelo da + 15 a -4 va benissimo.
Tra i funghi che crescono in questa stagione ricordiamo i porcini, i turrini, gli spignoli d’autunno e le mazze da tamburo (chiamate anche le bistecche dei poveri: fatele sulla brace con olio prezzemolo e aglio!).
Altro obbligo è la costruzione di un fuoco da campo adeguato, in quanto adesso non ha più, come in estate, la funzione prettamente culinaria, ma questo lo approfondiremo in un prossimo articolo.
One thought on “La Montagna in Autunno”