Ponte a Botte – Valico di Scheggia – Aiale – Fosso La Foce – Gola sotto il Ponte a Botte – Fiume – Ponte a BotteSentiero tra i più belli del comprensorio, unisce diversi ambienti naturali e non, con antichissimi sentieri scavati nella roccia esposti e panoramici, passaggi lungo torrente e in forra, viste dell’architettura del ponte a botte da sotto, e un passaggio di torrentismo… Proprio quest’ultimo è la causa dell’abbandono del sentiero. Una volta in questo passaggio era presente una scaletta a pioli in legno. Capirete bene che le varie piene del torrente hanno finito per marcire e spezzare questa fragile scaletta, mai più soppiantata da nuovi metodi di progressione… Ho provato a mettere una pulce nell’orecchio al CAI… Un cavo d’acciaio, quattro fittoni di numero e qualche appoggio per i piedi e il gioco è fatto. Come nella Spaccatura delle Lecce (Sentiero 238 ex 13)… Ma veniamo a noi. Abbiamo preferito partire dal piccolo parcheggio della casa cantoniera subito dopo il ponte a botte e risalire su strada a piedi fino al valico di Scheggia e da qui a sinistra su strada bianca fino al paese di Aiale. Si attraversa il paese in salita passando di fianco ad un ripetitore e si continua su una mulattiera. I segnavia sono pochi e poco evidenti… Ora la mulattiera porta ad un punto panoramico stupendo e si trasforma in un antico sentiero scavato nella roccia che scende deciso e a tratti esposto (ma sempre largo a sufficienza) lungo un ramo di torrente e cascatelle. Si arriva in poco tempo ad un bivio: dritto si continua il vecchio sentiero, a sinistra si scende lungo uno scosceso sentiero nuovo, a tratti con dei corrimano in corda fino sotto il ponte a botte… La vera avventura è continuare il vecchio sentiero. Poco dopo il sentiero immette su una strada di boscaioli e dobbiamo tenere la sinistra. Si continua per qualche centinaio di metri e… i segni sono spariti. Attraverso dei cespugli a sinistra si intravede una vecchissima mulattiera che scende verso il torrente, senza segni, abbandonata… Al torrente si segue ovviamente il suo corso in discesa e dopo qualche centinaio di metri si ritrovano i segnavia… Ma qui il sentiero segnato invece di scendere lungo il torrente, si inerpica in una valletta laterale e i segnavia spariscono di nuovo… Bisogna salire e tagliare poi a sinistra su un pochissimo evidente sentiero ricoperto di arbusti ed erba alta che ci riporterà in discesa al livello del torrente. Qui ci aspetta una vista stupenda ma decisamente inquietante… sopra la nostra testa si erge una parete altissima di Calcari marnosi rosa e i massi che si trovano nel letto del torrente fanno intuire che è cosa buona e giusta non soffermarsi troppo a contemplare… Un centinaio di metri dopo, la gola si stringe fino a diventare poco più che una crepa e dietro una curva appare maestoso il ponte a botte. Mozzafiato. Ci si passa sotto e lo si supera e dopo poco si ha una balza. Si, quella che una volta era dotata della scaletta. Passaggio stretto e superabile con una corda, ma attenzione: non ci sono nelle vicinanze punti di ancoraggio. Quando l’abbiamo percorso fortuna ha voluto che la pozza sotto la cascatella fosse piena d’acqua e con due passaggi in discesa ci si può immergere. Non si può saltare direttamente pena sbattere sulle pareti strette e inclinate. Pozza profonda, non si tocca e l’acqua è gelata… Con qualche bracciata sono fuori. Ovviamente vi dovete spogliare e passare gli zaini con una teleferica di corda… In caso di mancanza d’acqua la cosa si complica dovendo necessariamente usare la corda per calarvi. Non è per tutti. Non è uno scherzo. Si continua ora sul letto del torrente a grossi ciottoli e massi fino al paese di Fiume dove una vecchia scalinata vi porterà tra le case e alla strada per tornare al piccolo parcheggio. Ricapitoliamo: è un sentiero avventura, i segnavia sono in gran parte spariti, c’è bisogno di conoscenze di manovre in corda, ci si bagna e in alcuni punti è rischioso per caduta massi. Insomma una figata!! Ma, per favore, se non siete preparati fisicamente, tecnicamente e psicologicamente non lo fate. Ulteriori consigli: portatevi un ricambio completo in macchina, acqua nella borraccia q.b. poiché l’acqua del torrente non è potabile e non ho trovato fonti, pantaloni lunghi contro i rovi. Tempo di percorrenza: 4h 00 min. Copertura boschiva: 60%. Foto: Marco Fraternali, Stefano Ugolini (quasi tutte :-) ) |
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Disliv. mt. | Lungh. Km. | Acqua | Google Earth | File GPS | Sentieri correlati |
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Mappa
Bella descrizione, bravi.. È un posto magnifico
Si Luca. Lo considero uno dei più bei sentieri del Parco del Monte Cucco.